I COBAS Scuola Cagliari esprimono solidarietà al collega Andrea Scano, sanzionato tre volte in pochi mesi solo per essersi rifiutato di utilizzare il registro elettronico.
Il maestro Andrea Scano, docente della scuola primaria di via del Sole a Cagliari, ha ricevuto qualche giorno fa un altro provvedimento disciplinare pesante, la sospensione dal servizio per 11 giorni, per essersi rifiutato di usare il registro elettronico. L’amministrazione evidentemente assimila tale rifiuto come un comportamento antigiuridico e contrario ai doveri d’ufficio di un insegnante.
Pur senza conoscere nel merito i motivi del provvedimento, conoscendo la dedizione e la passione di Andrea nello svolgere il suo lavoro, appare evidente ipotizzare che il comportamento di Andrea, che scaturisce da una posizione pedagogica ragionata, che al massimo può essere intesa come espressione di minoranza o obiezione di coscienza, posizione tra l’altro sostenuta da diverse norme in materia, venga assimilato ad un comportamento omissivo o di violazione dei propri doveri. Doveri a cui Andrea non è mancato. Egli ha sempre svolto la lezione e ha sempre registrato fedelmente l’attività svolta, le verifiche le valutazioni ed è sempre stato pienamente disponibile a comunicare con le famiglie delle sue allieve e allievi. Tanto che le famiglie lo sostengono e gli esprimono solidarietà.
Proprio perché viene sanzionato non un docente scansafatiche, ma un docente appassionato, il suo è un caso scomodo, che invita ad una riflessione radicale, e non certo ad una azione sanzionatoria che vuole eliminare ogni dissenso ragionevole trattandolo come un comportamento antigiuridico. Il che ci appare inaccettabile.
Per questi motivi i COBAS Scuola di Cagliari esprimono piena solidarietà ad Andrea Scano e aderiscono al sit-in di lunedì 16 in piazza Galilei alle ore 17.30, a Cagliari, di fronte alla direzione scolastica regionale.
Ma perché lo Stato Italiano vuole sminuire l’importanza della scuola e di tutti coloro che ci lavorano? Quale è l’obiettivo? Parlano di dispersione scolastica, ma perché stupirsi se poi ciò che si reputa importante non è il rapporto umano tra docente e l’alunno ma….la compilazione di un registro elettronico?? I docenti sono stanchi e delusi: Andrea forse è uno dei pochi docenti che ha ancora voglia di combattere!
Sono con te Andrea. Lo Stato dovrebbe essere presente, dando più importanza al ruolo che riveste il docente nella nostra società, restituirci la dignità an ziché preoccuparsi del registro elettronico.