L’infiltrazione dei fascisti nelle istituzioni e nelle scuole pubbliche

Negli ultimi giorni nelle scuole pubbliche italiane si stanno presentando le liste delle persone candidate a rappresentanti per le prossime elezioni dei Consigli d’Istituto e della Consulta studentesca.

Siamo stati informati che tra le liste presentate figurano anche le liste Genesi, presenti in diverse scuole di Cagliari e Sassari.

Da Eureka RSM apprendiamo che tali liste sarebbero promosse dal Blocco studentesco, l’organizzazione giovanile del partito neofascista Casapound, i cui metodi violenti e antidemocratici sono di pubblico dominio. Le liste neofasciste rivelano l’intento di entrare nelle nostre scuole in modo camuffato, accettando il metodo democratico che però si vuole programmaticamente distruggere.

Il fascismo è nato dalla violenza, ne ha fatto uso sistematico con le squadre d’azione, con la rottura dei trattati internazionali di pace sino all’aggressione dell’Etiopia e all’ingresso in guerra al fianco della Germania nazista.

Viceversa l’Italia repubblicana ha ripudiato il fascismo così come la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

L’infiltrazione squadrista nelle scuole non è un fenomeno locale, ma un pericolo nazionale. Sappiamo che esponenti dei gruppi neofascisti sono entrati nelle istituzioni e spesso hanno assunto ruoli di responsabilità collettiva. Un fenomeno che indica come le istituzioni repubblicane democratiche siano degenerate e in pericolo.

La presentazione di liste neofasciste nelle scuole superiori è un ulteriore passo per l’ingresso nei luoghi della vita democratica da parte di gruppi che disprezzano apertamente la democrazia.

Riteniamo inaccettabile che queste liste siano ammesse a partecipare alle elezioni democratiche, perché nella nostra repubblica il fascismo non è una delle opinioni politiche che devono essere ammesse alla partecipazione democratica, ma un reato. Secondo l’attuale Costituzione italiana, “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.

Le scuole devono restare il presidio della vita democratica, aperta al pluralismo, al dibattito, anche aspro, ma non possono ammettere che chi sia rappresentante delle istituzioni chi disprezza questi valori fondanti in nome di ideali nazionalistici, razzisti, militaristi e bellicisti. Oggi, più che in passato, occorre difendere e valorizzare i valori della solidarietà e della cooperazione internazionale, dell’integrazione, del ripudio della guerra.

Esprimiamo la solidarietà con gli studenti democratici che si trovano oggi impegnati in prima linea per difendere la democrazia e le istituzioni democratiche delle nostre scuole.

Tutti coloro che operano nelle scuole devono difendere la democrazia, la Repubblica, la Costituzione contro ogni violenza.

Cagliari, 15 novembre 2022

Esecutivo COBAS Scuola Cagliari 

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